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lunedì 10 marzo 2014

VI REGATA DELLE DONNE - DOMENICA 9 MARZO 2014: LA CRONACA E LA CHIOSA DI LUCIA DIGLIO









di Massimo Veronese




Guardavo la leggerezza con la quale il verde di Burano andava a tagliare per primo  il traguardo posto davanti alla chiesa di Santa Maria della Salute e mi son chiesto: “ma cosa ci fa in mezzo a delle giovanissime regatanti una vecchiaccia come Angelica Villegas Alban che il prossimo 17 dicembre compirà 24 anni? E Franceca Costantini che il 20 ottobre ne farà 21? Ossignor! Nà roba vergognosa! Forse saranno state le baby sitter della mestrina Sara Nazzari, 17 anni il 24 agosto, di Anna Rossi, 16 il 2 dicembre, di Sara Busetto, 15 fra nove giorni e di Giada Tagliapietra che i tre lustri li raggiungerà il prossimo 14 ottobre!” Un equipaggio composto da sei atlete che raggiunge a malapena 104 anni, è riuscito a sbaragliare altri armi più accreditati per la vittoria della “VI Regata delle Donne”. Assiduità negli allenamenti, volontà, determinazione ed un preparatore tecnico del livello di Franco “strigheta”Dei Rossi che da un paio di mesi a questa parte, scappa dal lavoro per seguire le sue pupille.




Saranno anche partite con un numero d’acqua sopravvento e quindi favorevole ma hanno saputo trasformare il pesante bisonte che avevano sotto i piedi in una Carla Fracci dei tempi moderni. La caorlina sembrava una ballerina capace di danzare e scivolare via sopra la “barena” come nulla fosse. Al via hanno piantato in asso uno degli equipaggi favoriti come quello di Scaramuzza-Busato & C. che nulla ha potuto se non accodarsi e sperare che le altre barche favorite che arrivavano dai binari sotto i piloni, non avessero la forza di sopravanzarle. Non hanno avuto le cinquanta vogate della vita per mantenere la seconda posizione all’uscita della secca, “stagando” verso il centro nautico del Coordinamento. Il canarin di Erika Zane, annoverara tra le sue fila anche le ormai famose “Elise”, vincitrici dell’ultimo circuito esordienti femminile, la sorpresa della stagione 2013, Magda Tagliapietra, una “rosega pali” che iconograficamente rappresenta la grinta come Anna Barbaro ed un’inesauribile fonte di esperienza impersonata dall’intramontabile Gabriella Lazzari. Hanno tentato qualche deciso  attacco sotto la Giudecca ma al massimo sono arrivate a metà barca delle prime le quali hanno sempre rintuzzato. 

 

Stessa cosa per il celeste motorizzato da tre delle vincitrici delle due ultime edizioni (Silvia Scaramuzza, Marta Signorelli e Veronica Veronese) completato da tre innesti d.o.c: Maika Busato, Francesca Parutto e la giovane Carlotta Toso. Davanti a loro, terze, l’equipaggio della Giudecca composto da altre due campionesse vincitrici delle due ultime edizioni, Debora Scarpa ed Elena Almansi, da due atlete alle quali non fa certo difetto la grande esperienza, Marzia Bonini e Maggie Breil, dall'ex neofita che ormai non puo più nascondere la sua raggiunta maturità tecnica acquisita, Alessandra Zoppi e Silvia Majer il cui passato ha il sapore "salsegno" di tante battaglie e "strasse" conquistate in Canalazzo. Fattostà che frà attacchi e contrattacchi per le posizioni da bandiera, si crea un buco incredibile con le caorline che seguivano. Il bianco di Elisabetta Nordio, Davanzo, Barbiero, Zamuner, Rumonato ed una giovane e leggera “provina” che piace sempre, Beatrice Scarpa discendente dei “mortadea”, vince la sfida per la classica finalina conquistando la bandiera di legno. Ciò a scapito di un altro equipaggio buranello che miscelando a dovere gioventù e maturità atletica conquista un’onorevole sesto score. La top rower dell'equipaggio?  Un'altra baby campionessa entrata a far parte della ribalta che conta durante la stagione 2013: Veronica Dei Rossi. Assieme a mammà Cinzia, Fabiana Dei Rossi, alla storica Mariangela Vio, Maria Memo  e Debora Molin (che forte lei), si è resa protagonista di quello che secondo me è stato un colpaccio agonistico!  Dice la Thalitha Nicolini: “il sette è il numero che preferisco ed ho fatto di tutto per conquistarmelo”! Tant’è che assoldando le champ Vally Zanella e Margherita Favaretto, l’ex, Romina Soleni, la futura, Elisa Filippi e la “casteana” Squarcina, è riuscita nella sua impresa. 


A seguire l’arancio capitanato da Jane Caporal la spunta sul marron di Anna Mao, Calzavara, C. Vianello. Qualcosina in più ci si poteva aspettare dal rosa di Nardo, Soleni, Fongher, Campanati, D’aloja, Riato che si è fatto soffiare la decima posizione dall’equipaggio della Canottieri Mestre composto per la maggioranza di giovani speranze, Marta  Bortolozzo e Lisa Morucchio in primis. Anche le treportine non avranno avuto un soddisfacente ritorno a casa: Scomparin, Scarpi, Lonicci, Busetto, Turcato e Piva promettevano una classifica migliore. Pronosticabile la classifica per gli ultimi due equipaggi rispettivamente Cannaregio e Settemari. Per loro la grande soddisfazione di aver portato a termine una regata tecnicamente, atleticamente ed eolicamente molto impegnativa. Hanno inoltre simboleggiato lo scopo vero della manifestazione inserita da anni tra gli eventi del “Mese della donna” fortemente voluta dell’assessora alle politiche educative del comune di Venezia, con tutte le profonde tematiche e problematiche ad essa legate, dedicate ed affrontate. Da sottolineare la significativa presenza di quattro grandissime regatanti del passato: da Sant'Erasmo, Lucia Bubacco, Rossella Busato e Pina Carrara ma soprattutto la vicitrice delle prime due edizioni (1953-54) della Regata Storica dei tempi moderni o del dopoguerra che dir si voglia: l'ottantottenne Teresina Boscolo dalle Vignole. A bordo del gondolone della R.S. Canottieri Bucintoro, assieme alle odierne campionesse Gloria Rogliani e la regina del remo Luisella Schiavon, hanno accolto le atlete all'arrivo della competizione dando loro lustro e motivo di ulteriore soddisfazione.







LA CHIOSA DI LUCIA DIGLIO, PRESIDENTE R.S.CANOTTIERI BUCINTORO, COORGANIZZATRICE DELL'EVENTO





di Lucia Diglio


Record di partecipazione per la XVI edizione della Regata delle donne su caorline, ben 14 gli equipaggi con donne di tutte le età. Coloratissimo il colpo d'occhio che si presenta all'imbocco del canal della Giudecca verso San Marco e il canal grande con il verde, condotto dalle giovanissime di "Strigheta", in testa a tutte le altre. Poi, di seguito, tutti vicini gli equipaggi che con fatica si conquistano l'arrivo denso di applausi e " brave". È sempre emozionante vedere una regata, saranno anche gli ormoni della recente maternità, ma per me, che un pochino ho conosciuto la fatica dello stare in barca, persino commovente. E ancor di più la presenza, grazie alle campionesse della Voga in Rosa, della mitica Boscolo, regatante e campionessa del remo degli anni 50, 88 anni e ancora così vivo il ricordo della sua vittoria in storica, il suo racconto così denso di particolari...eccezionale!!! Una testiomonial speciale all'insegna della continuità con la tradizione. E poi l' assessora Tiziana Agostini che negli anni del suo mandato ha sempre sostenuto con forza questa nostra manifestazione fino ad inserirla nel programma ufficiake di Do.Ve. Ma è soprattutto voi donne che ringrazio, per la Vostra affezionata partecipazione, costellata dal giusto agonismo, amicizia e gioia. Grazie anche a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa bella festa. In particolare a Giovanna della Toffola! Al prossimo anno! 




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