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domenica 26 ottobre 2014

FESTA DI FINE STAGIONE DI GIAMPAOLO "SUPER" D'ESTE: SABATO 25 OTTOBRE 2014






di Massimo Veronese






"Bastardele" di fumanti "schìe" fritte e granatina di spritz all'Aperol, hanno accolto l'arrivo degli ospiti di Gianpaolo D'Este, per la sua ennesima festa di fine stagione, organizzata per celebrare la sua undicesima vittoria alla Regata storica dei campioni su gondolini. Undici sigilli che lo avvicinano sempre più ai miti della voga veneta del secolo scorso tra i quali citiamo i re del remo Albino Dei Rossi "Strigheta", del quale decorre quest'anno il decimo anniversario della scomparsa, "Bepi" e Palmiro Fongher e Gianfranco Vianello "Crea". Undici colpi di coda, sette  dei quali conquistati con Ivo Redolfi Tezzat, tre con Franco Dei Rossi "Strigheta" ed uno con Bruno Dei Rossi, manco a dirlo, "Strigheta". Leit motive della serata, la riconoscenza di "Superdeste" verso i quattro (+ 1) consorti sportivi che lo hanno accompagnato fino ai giorni nostri. Oltre ai sopracitati poppieri, da ricordare l'assente per indisposizione Vittorio Orio mentre il (+1) merita un discorso a parte: Gino Rosa! Il vulcanico capo cantiere di Canottieri Cannaregio, la persona che se fosse cresciuta con una trentina di centimetri di più in altezza, sarebbe stata un divo di Hollywod alla stregua di John Waine, si è infatti reso protagonista di una grande performance alla 37^ Regata del secolo svoltasi domenica scorsa, conquistando un grande bandiera bianca in coppia con Gianpaolo. Esilaranti le gags scaturite spontaneamente tra lui ed i vari ospiti che via via si sono avvicendati nel tentativo di "ciaparlo de mezo", per regalare divertimento ai presenti tramite la sua innata e simpatica comicità. -Gianpaolo, mi te molo davanti a tuti perchè sto ano che vien me gà domandà de vogar co lù "ciaci"- sbotta Gino! -A si-?- Replica il gigante. -Mejo, cussì mi vogo co me amigo Silvio Quarti (quasi ottantenne, ndr)  e so sicuro che ve batemo!- Presente l'ex presidente dell'Ente Gondola Aldo Rosso e con lui la grande delusione della sua vita, il suo groppo in gola: non essere riuscito a portare a termine il progetto di assegnare il titolo di re del remo ad-honorem alle due coppie che da un ventennio ci stanno entusiasmando con le loro gesta agonistiche, magari durante una sfida in notturna con il Canal grande illuminato. Evento che secondo il suo parere attirerebbe un numero inimmaginabile di spettatori e funzionerebbe da sveglia in grado di scaturire i veneziani dal loro attuale torpore nei confronti di quello sport che fino ad una ventina d'anni fà riempiva il Canalazzo. Hanno partecipato al banchetto anche diversi campioni del remo:Renato "chinica" Dal Mistro, Luca "muzato" Quintavalle, Luca Ballarin, Vito redolfi Tezzat, Fabio Zane, Fabio Donà e Vittorio Selle, oltre ai già citati campionissimi. E colleghi gondolieri, famigliari nonchè i tifosi più fedeli e appassionati. E "verzotto"... -Paolo, ti gà da prometerme che prima che me la toga col "caro de zimolo" ti superarà "ciaci" de rosse a Muran!- Momento di grande commozione allorchè Bruno Dei Rossi ha lasciato in anticipo la festa. Stanco e provato dalla malattia che lo lo ha colpito un paio d'anni fà, mentre accompagnato da suo fratello Franco stava uscendo salutando tutti gli amici, è stato fermato da un'interminabile applauso e omaggiato di standing ovation come si addice a chi ha lasciato un segno indelebile nel suo campo. Che dire, si è parlato tanto delle regate di questa stagione, naturalmente con particolare riferimento alle vicende relative ai grandi avversari Igor e Rudy Vignotto ed ai 18 cm con i quali sono stati battuti nell'appuntamento più importante. Delle polemiche del dopo gara relative a reciproche scorrettezze, di richiami dati e non dati, di propositi, speranze, obbiettivi, e si è parlato sogni...








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